Penso che molti tra noi umani fatichino persino a trovare le parole giuste per definire quanto sta avvenendo a Gaza e in Cisgiordania ad opera dei militari e dei coloni israeliani.
È turpe ciò di cui quotidianamente si rendono responsabili e non hanno giustificazione alcuna per quanto, magari qualcuno riottosamente, operano ubbidendo ciecamente a ordini che vengono da governanti che hanno smarrito del tutto il senso di umanità. Se sul versante opposto, quello dei palestinesi, c'è una congrega di sanguinari come quelli di Hamas, questo però non giustifica quanto perpetrato e tutt'ora in corso volto all'annientamento di un' intera popolazione, quasi che tutti i palestinesi fossero ugualmente colpevoli come i responsabili dell'eccidio del 7 ottobre 2023. Non è così, come gli israeliani non sono tutti come Netanyahu, Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich. In mezzo a due fazioni contrapposte composte da fanatici e oltranzisti, mossi da identico furore e desiderio di annientare l'avversario, ci sono tantissime persone che, come noi, vorrebbero vivere in pace e senza odio reciproco. Certo, le ferite da sanare, se mai scoppiasse per una volta la pace, sarebbero molte e richiederebbero tempo, dedizione, ascolto reciproco, riconoscimento di torti e ragioni, capacità di perdono reciproco; utopia? No, unica strada per potersi ancora dire umani, ma ci sono ostacoli all'apparenza insormontabili per conseguire una vera pace, iniziando da un cessate il fuoco. Per prima cosa, allo stato d'Israele dovrebbe essere imposto il rispetto e l'osservanza dei trattati internazionali e delle risoluzioni dell'ONU. C'è un solo paese in grado di farlo : gli USA. A seguire si accoderebbero anche gli europei. Purtroppo questo non avviene per semplici interessi geopolitici ed è la ragione per cui lo stato d'Israele si è sempre sentito libero e si sente libero di fare tutto ciò che vuole. Coloro che in Israele coltivano il convincimento di poter, attraverso le uccisioni mirate dei miliziani di Hamas e il genocidio del popolo palestinese, conseguire la pace perpetua e duratura, illudono se stessi e uccidono la speranza del popolo israeliano. La storia si è incaricata di sconfiggere ogni idea di onnipotenza basata sull'ingiustizia e la violenza. È auspicabile che quanti hanno a cuore la vera pace e la concordia tra i popoli possano ogni giorno di più diventare maggioranza, in quello sfortunato lembo di terra sacro alle tre religioni monoteistiche, rovesciando il dominio di chi persegue progetti di morte.
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