18 mar 2014
L’ECO DEL BIG BANG
Scritto da Piergiorgio |
Letto 11460 volte | Pubblicato in Il mio blog
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Deve essere stato stupefacente, per gli addetti ai lavori, captare quello che è stato definito il primo vagito del cosmo dopo il Big Bang.

Certo, per noi comuni mortali, che non disponiamo delle conoscenze di quanti operano nel campo della cosmologia, diventa persino difficile capacitarsi un pochino attraverso la più semplice lettura divulgativa sull’argomento. Per quanto mi risulti ostica la materia, e pur non essendo un cultore della stessa, quanto mi riesce di leggere al riguardo, confesso che mi affascina. Provare anche soltanto immaginare ciò che è stato all’inizio dell’universo e poi la sua evoluzione nel corso dei miliardi di anni, è cosa da capogiro. Certamente la scienza ci fornirà in futuro ancora altre informazioni e dobbiamo aspettarci ancora numerose sorprese. Io nella mia piccolezza, nella mia riconosciuta ignoranza nel campo, ascoltando quanto ci narra la scienza sulla formazione dell’universo, mi ritrovo a sperimentare gli stessi sentimenti del salmista che secoli fa, probabilmente contemplando un cielo stellato sopra di sé, se ne usciva con un canto di ammirazione e di lode al Creatore. Poco importa che dello stesso potesse avere un’idea diversa dalla nostra e lo immaginasse in forma antropomorfica come colui che aveva dato inizio al tutto attraverso la parola e attraverso degli atti materiali come nella creazione dell’uomo. Ciò che mi colpisce, come colpiva il salmista, è i mistero grandioso che ci circonda, di cui noi siamo parte, e che Dio, per quanti hanno una fede, abbia cura di questa piccola cosa che siamo noi viventi, abbia posto nelle nostre mani, affidato alla nostra intelligenza, l’indagare e il prenderci cura della vita e del mondo. E allora, con il salmista, mi viene spontaneo affermare: quanto è grande il tuo nome su tutta la terra […] Con la bocca dei bimbi e dei lattanti affermi la tua potenza.

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