07 dic 2022
Il mio gogo è dolce e il mio peso leggero Mt 11,28-30
Scritto da Piergiorgio |
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 28Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.

 29Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. 30Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero".

È paradossale parlare di giogo dolce e peso leggero sapendo che significa giogo, quello strumento usato in passato, ma chi se ne ricorda ormai?, per l’attacco dei bovini come bestie da tiro. Ciò che ci vuole dire il Cristo è che possiamo essere  nella vita anche noi come bestie da tiro, asserviti a innumerevoli gioghi qualora scegliessimo di sottostare a quei valori che ci schiavizzano: il denaro, il possesso, il potere, l’apparire. Tutte cose che ci offrono l’illusione di essere liberi ma che in realtà si impossessano di noi. Lui ci vede stanchi e oppressi da tutti questi disvalori, da cui l’invito a scegliere, se vogliamo avere ristoro, di lasciarci guidare da  quei valori alternativi che lui per primo ha praticato e predicato, gli unici che possono donarci la capacità di realizzarci umanamente come persone vocate alla libertà di figli di Dio. Donando noi stessi, ciò che abbiamo, condividendo con gli altri capacità e beni, operando con umiltà e mitezza per costruire rapporti di fraternità con tutti troveremo la nostra gioia più vera. Ed anche se tutto ciò richiede impegno, tuttavia è anche quanto di più dolce e leggero possiamo sperimentare e che risponde al bisogno più profondo che alberga nel nostro cuore.

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