Ultima modifica Mercoledì 11 Gennaio 2023 06:00
11 gen 2023
Si ritirò in un luogo deserto, e là pregava Mc 1,29-39
Scritto da Piergiorgio |
Letto 2525 volte | Pubblicato in Sulla tua parola
Dimensione carattere Riduci grandezza carattere incrementa grandezza carattere
Valuta questo articolo
(0 voti)

29E subito, usciti dalla sinagoga, andarono nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. 30La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei.

31Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.

32Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. 33Tutta la città era riunita davanti alla porta. 34Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.

35Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. 36Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. 37Lo trovarono e gli dissero: "Tutti ti cercano!". 38Egli disse loro: "Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!". 39E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

Sono molte le riflessioni che si potrebbero fare su questo brano del vangelo. Mi sono voluto intenzionalmente soffermare sul piccolo inciso, apparentemente secondario, marginale, che riferisce il ritiro in solitudine di Gesù per pregare. L’evangelista non ci dice nient’altro oltre a spiegare che Gesù si ritira in luogo deserto e che là pregava. Non ci dice come prega Gesù. Poche altre volte, nei vangeli, si afferma che Gesù prega. Solitamente nei momenti più importanti e negli snodi principali della sua vita. Questo tacere degli evangelisti riguardo il come pregava e quanto, Gesù, ci obbliga a uno sforzo di lettura approfondita del suo agire. Allora ci sarà più facile capire. Capire che tutta la vita di Gesù è stata una preghiera, che il pregare sempre senza stancarsi, come lui stesso rammenta, non può significare un “dire orazioni”, quanto piuttosto un vivere intimamente “connessi” con Dio, sapendo trovare anche i giusti momenti di pace, solitudine e silenzio nei quali più accuratamente cercare di comprendere la volontà di Dio a nostro riguardo, lasciandoci inondare dallo Spirito. Per poter vivere una vita in pienezza abbiamo bisogno, necessità come l’aria che respiriamo, di una vita spirituale autentica e profonda, che non significa vivere con la testa nelle nuvole, ma conoscerci più intimamente, sapendo ascoltare Dio che parla nel nostro intimo e dialoga con noi e la vita che si svolge, per così dire, fuori di noi.

1 iscritti

Iscrizione ai commenti

Ricevi le notifiche via email quando un nuovo commento viene aggiunto in questo intervento.
Vai Su