Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: "Ascoltatemi tutti e comprendete bene! 15Non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall'uomo a renderlo impuro". [ 16]
17Quando entrò in una casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogavano sulla parabola. 18E disse loro: "Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell'uomo dal di fuori non può renderlo impuro, 19perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?". Così rendeva puri tutti gli alimenti. 20E diceva: "Ciò che esce dall'uomo è quello che rende impuro l'uomo. 21Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, 22adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. 23Tutte queste cose cattive vengono fuori dall'interno e rendono impuro l'uomo".
È difficile per noi comprendere la portata rivoluzionaria dell’affermazione dell’evangelista quando asserisce che Gesù, con quanto detto alla folla e poi spiegato più chiaramente ai discepoli, rendeva puri tutti gli alimenti. Per comprendere dovremmo calarci nella situazione del tempo, sapere dei molteplici divieti in termini di cibi leciti o meno affermati dalla religione e riportati nella Bibbia. Ma oltre a questo segue poi un’altra affermazione dirompente di Gesù quando spiega quali sono le cose che davvero rendono impura una persona, cioè la allontanano da Dio. Sono elencate tutta una serie di azioni che hanno a che fare con il rapporto con il proprio prossimo, con gli altri. Basta scorrerle lentamente per rendersene conto. Nessuna delle azioni enumerate hanno a che fare direttamente con Dio, o meglio, hanno a che fare con Dio perché sono volte a colpirlo nei fratelli che sono immagine e impronta di lui nel mondo. Tutta le cattiverie che possiamo compiere nascono dal nostro intimo, per questo è di fondamentale importanza coltivare sentimenti, pensieri e desideri buoni. Dovremmo avere cura del nostro spirito, della nostra interiorità, almeno tanto quanto quella che mettiamo nella cura della salute del corpo, e anche di più, visto che ha influssi positivi o negativi anche su quella fisica, come attesta la scienza. Coltivare la bellezza dell’anima, ci rende persone migliori e da persone migliori contribuiamo a migliorare il mondo.