Ultima modifica Domenica 24 Aprile 2011 08:06
04 ott 2010
IMPARIAMO DAI SASSI
Scritto da Piergiorgio |
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Francesco d’Assisi è un uomo e un santo che mi è molto caro; ma non il Francesco di una certa iconografia, che ne fa una specie di melassa buona per ogni palato. Il Francesco vero, quello che si spoglia di ogni bene per condividere tutto di se stesso con i poveri e creare una fraternità universale. È una persona difficile da capire e ancor più da assumere a modello, perché così radicale nelle sue scelte, che ci lascia sgomenti. Certo, sarebbe una cosa senza senso e priva di significato, oggi, volerne imitare certe sue manifestazioni e non sarebbe nemmeno evangelico volerlo seguire nelle grotte umbre, vivendo come un senza dimora. Non è questo che ci è richiesto.

 Però se fossimo in molti a far nostro il suo messaggio di condivisione, condividere quello che siamo e quello che abbiamo, con quanti non hanno niente o poco, contribuiremmo a sanare tante ingiustizie. Così come se prendessimo in seria considerazione che nessun uomo ci deve essere indifferente, per il semplice fatto che partecipiamo tutti della stessa umanità, credo che faremmo un bel passo avanti. Che dire della fraternità che lui ha praticato con tutti gli esseri viventi? Non è forse anche questo un messaggio di pressante attualità? Invece continuiamo a dividerci su tutti i fronti e l’unica cosa che riusciamo a conseguire, è rabbia, odio, frustrazione e inimicizia; senza risolvere alcuno dei problemi drammatici nei quali ci troviamo. Essere fratelli; sentirsi tali, non significa affatto pensarla tutti allo stesso modo. Ci si può anche scontrare e litigare, perché abbiamo, grazie a Dio opinioni diverse, ma si tratta imparare a farlo, tenendosi sempre per mano. Questo dovrebbe valere dentro le nostre famiglie; nelle comunità civili e religiose, e in ogni altro contesto, lasciandoci guidare dal presupposto che nessuno ha la verità in tasca, ma tutti siamo posseduti dalla verità. L’altro, qualunque altro, è quello che me ne rivela un pezzetto, così come ciascuno di noi ne rivela un pezzetto all’altro. Anche per quel che riguarda la salvaguardia del creato, se imparassimo a non pensarci come dei predatori, ma semplici usufruttuari dei beni della terra, e dello stesso universo, probabilmente impareremmo ad averne più riguardo tutti quanti. In questo momento ai nostri politici, in particolare, mi verrebbe voglia di rivolgere l’invito che un giorno Francesco rivolse a frate Leone, zittendolo: «Impariamo» gli disse, «ad ascoltare dai sassi».

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