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Non so di dove siete Lc 13,22-30
Ultima modifica Mercoledì 29 Ottobre 2025 05:52
29 ott 2025
Non so di dove siete Lc 13,22-30
Scritto da Piergiorgio |
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In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».

Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.

Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.

Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».

Per far parte della comunità di Gesù non basta essere iscritti all'anagrafe come cristiani; essere certificati come tali perché il nostro nome è scritto nei registri parrocchiali in quanto battezzati e magari anche cresimati. Non è sufficiente nemmeno essere praticanti, se con questo termine intendiamo partecipazione a riti sacri, manifestazioni religiose, magari per consuetudine o perché parte di comunità civili nelle quali il dirsi cristiani è pari al definirsi italiani: una convenzione, insomma. No, si è parte della comunità di Gesù se non si pratica l'ingiustizia, se si vivono i valori del Regno, quelli che il Signore per primo ha praticato, lasciando a noi il compito di fare lo stesso; vale a dire avere un amore senza misura, rivolto a tutti e viverlo con fedeltà fino a morire. La porta stretta attraverso la quale il Signore invita a entrare per far parte del regno di Dio è costituita dal distacco dal nostro egoismo che ci porta a pensare solo a noi stessi, anche a scapito degli altri. L'illusione di poter conciliare una vita ripiegata su se stessi con una verniciatura di religiosità, scambiando il tutto per adesione autentica al Vangelo, è una tentazione che giace alla nostra porta, dalla quale è necessario guardarsi, se non vogliamo essere cacciati fuori.

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