Non so se fossi prete
o più operaio.
Io ti ricordo nel più
composito
preteoperaio.
Ed eri semplice
e saporito come il pane
E ti spezzavi,
come quello,
un po’ per tutti,
senza far grandi
distinzioni,
così come sa fare
ogni pastore,
che al gregge
non faccia da
padrone.
Nel sonno,
senza rumore alcuno
hai salutato,
e sei partito per il Regno
tutto solo.
Di là ci attenderai,
ne sono certo,
col tuo sorriso buono
come facevi qui
già con ciascuno.