Strana cosa
la guerra:
a parole la combattono
con roboanti dichiarazioni
ordinanze
decreti
capi seduti su troni
di cartapesta.
Sul campo guerreggiano
uomini destinati in silenzio
a morire.
I primi non sono silenti;
tra nemici ci si parla,
magari in segreto.
Si discorre di assetti
futuri.
Ci si scambian prigionieri…
(per rimandarli a battagliare?)
Solo i morti non parlano più
interrati in luoghi
diventati stranieri,
dominati da torti e ragioni
dissepolti.