Abbiamo una colpa
soltanto:
non essere nati
italiani…
Vi pare una buona
ragione,
per imporci queste
catene?
Per rinchiuderci,
quasi bestie feroci,
in spazi abitati dal
nulla?
Siamo approdati stremati
su un suolo giudicato
alleato compagno,
spinti solo da grande
speranza.
Fuggivamo da guerre
e miseria
alla ricerca di un approdo
sicuro…
Italia, culla del diritto!
Terra di migranti e di
Eroi.
Creatrice di civiltà…
financo casa del
Papa,
ti sei rivelata… matrigna.
Di accoglienza e libertà
affamati,
pensavamo di incamminarci
su sentieri di vita…
Invece, abbiamo trovato
CATENE;
peggiori di quelle
lasciate…
Quanto ci state facendo,
Italiani, non è degno di
Voi.
Siamo numeri di una roulette
impazzita,
vuoti a perdere scagliati
nel vuoto.
Le nostre lacrime impietosiscono
i muri, di questi lager,
ma non arrivano
a voi.
Neppure arrivano i nostri
lamenti;
il nostro grido
di aiuto.
Un giorno dovrete arrossire
di VERGOGNA; un giorno,
ma sarà sempre tardi
per noi.