Martellano insistenti,
arrovellano la mente,
dipingono il mio
Volto:
di smorfie e di sorrisi.
Le mani le accarezzano;
le scacciano;
disputano afferrandole,
oppure le allontanano,
lasciandomi spossato.
Sono presenze scomode
che affollano i miei giorni;
son come pioggia insipida
raggi di sole smorto
guizzi di pesce viscido
morso di serpe infida.
… Poi mi accarezza il vuoto;
languido mi ristora
come fatal sorriso,
di dama a cavalier errante…
Dentro la mia armatura,
attendo nuovamente
il Drago…