Risuona di città in citta
un grido
che impegna a risposta
immediata: adesso!
Adesso, vogliamo cambiare!
Adesso, vogliamo serietà!
Adesso, vogliamo onestà!
… Adesso, non vogliamo trastulli;
pochezza di pensiero,
luccichii per imbonirci
come tonti.
Adesso, vogliamo dignità;
legalità e giustizia uguale per tutti.
Adesso vogliamo riappropriarci
di giorni fin troppo piegati
a interessi meschini;
di parte,
per poche persone.
Adesso, vogliamo contare,
sfrattando il Sultano dal trono
su cui si è installato
e tutti i suoi prosseneti.
Adesso, vogliamo un Paese
normale,
non più barzelletta del mondo,
e un futuro a cui affidare
speranze
e non più illusioni deformi.