Ancora non piangono,
i rami spogli,
agitati dalla brezza del mattino.
Le gemme faticano
a mostrarsi col sorriso
che il sole induce, a tratti,
annunciando nuove albe.
Il torrente rumoreggia,
ma giunge afono
più a valle,
dove incontra la corrente
che fa fiume…
Là, il vociare si confonde;
e nel flusso disinvolto,
che tutto quanto inghiotte,
si livella ogni acqua...
Non di meno è assetata
questa martoriata Italia…
Lo si avverte in ogni dove;
lo si coglie in ogni strato…
in ogni classe,
in ogni gruppo…
Cosa serve alla riscossa?
A una nuova primavera?
Il coraggio di osare;
… forse.
Forse manca la speranza…;
forse un sogno condiviso,
da sognare
ancora in tanti.