In quel tempo, Gesù disse una parabola, perché era vicino a Gerusalemme ed essi pensavano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all'altro.

Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samarìa e la Galilea. Entrando in un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi, che si fermarono a distanza e dissero ad alta voce: «Gesù, maestro, abbi pietà di noi!».

La rielezione a presidente USA di Trump, anche se non auspicata da molti, tuttavia non era così improbabile come forse in troppi pensavano.

In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro: «Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.

Sta volgendo al termine questo 4 novembre trascorso all’insegna, ancora una volta, della retorica nazional militarista.

In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».

Giacciono a terra

stanche

silenti

domate,

non più cantastorie

di brezze serali

né giullari dello stormire

di magnifiche fronde

o molinelli di soffi

veementi.

Sono soffice

tappetto policromo

di nomadi insetti.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa.

Nel buio fitto di questi nostri tempi, caratterizzati da violenza senza fine, immaginare un futuro diverso per quanti vivono in quella terra contesa da decenni, che chiamiamo Palestina e Israele, potrebbe sembrare un esercizio privo di  senso.

In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, farisei, che pagate la decima sulla menta, sulla ruta e su tutte le erbe, e lasciate da parte la giustizia e l’amore di Dio.