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Migranti
Letto 2680 volte | Pubblicato in Sono forse io il custode di mio fratello?

Come uccelli

spauriti

su un ramo,

stanno

dentro

le nostre

contrade,

aspettando

il dì

che verrà.

Altri nidi

han lasciato;

altre terre:

caldi affetti

speranze deluse

povertà

abbandoni

violenze.

Pieno è il cuore

di antico dolore.

Dentro

il petto una luce;

una pallida

luce li muove:

è futuro di pace

è domani

di altro colore

è speranza

di vita.

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