Tragica morte.
Chi può dire il dolore,
Giovanna,
per questo tuo immotivato
ammazzamento?
Che cercava, il tuo aggressore?
Cosa aveva nella testa,
quando ti ha
presa,
scaraventata per terra,
percossa,
violata,
ammazzata?
Come può una persona
arrivare a far questo?
Un dolore sì tanto,
ha bisogno di lacrime
-come torrenti-
per essere pianto;
e di raccolto silenzio.
Di giustizia, ha bisogno.
Ed invece è arrivata la solita,
stolida,
stupida,
belluina,
vendetta.
Inermi e innocenti;
come te, persone normali.
Hanno pagato
-pagato?-
il prezzo che si arrogano
tutti i mostri: stranieri o italiani.
Forse un timido raggio di sole,
resta ancora nel buio,
del momento presente:
il tuo sorriso; il coraggio di molti,
la volontà di un mondo migliore,
più umano, fraterno;
più vero.