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Strage di Capaci (24 maggio 92)
Letto 2638 volte | Pubblicato in Sono forse io il custode di mio fratello?

“Se si crede in qualche cosa,

bisogna andare fino in fondo”

L’avevi detto tu;

… ed eri soltanto un uomo.

Che amava vivere.

Non certo eroe

o creatura altra;

soltanto un uomo.

Con una fede grande

da  spendere per noi.

I perdenti stanno altrove.

Sono quelli che hanno ucciso

togliendovi agli affetti;

quelli più cari.

Giovanni e Francesca,

Rocco con Vito e Antonio

sono nostri;

di noi tutti.

Lo strazio è grande;

ed è impresso,

come sigillo,

nei cuori.

Non basta il dolore;

serve cambiare

Giustizia è amore!

Ed ora a voi o sciagurati,

menti vili;

di morte ideatori!

A vomito vi venga

ogni potere

col sangue e con l’odio

acquisito.

Bruci col fuoco

ogni vostro festino.

Il vento disperda

ogni facile vostro

guadagno.

E questo fino a quando,

piegati in ginocchio,

toccati nel cuore,

a noi tutti

chiederete: perdono.

Il Cielo,

che è pur buono,

vi renda coscienti del male!

Vi liberi dagli idoli ciechi,

rinasca in voi l’Uomo

che avete nascosto

nel cuore.

Non rigettate l’offerta

che vi è data in quest’ora

di dolor di ciascuno.

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