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Capodanno di sangue ad Alessandria d’Egitto
Letto 6318 volte | Pubblicato in Sono forse io il custode di mio fratello?

Ancora grondano

sangue

i giorni dell’uomo.

Ancora è il fiele dell’astio,

il livore omicida,

ad aprire le danze,

in questo inizio d’ anno.

Mi sono tutti  Fratelli:

i morti,

i feriti,

gli straziati nel cuore.

E non solo, perché anch’essi cristiani.

Lo sono perché inermi persone.

… Come tutte le vittime,

in ogni parte del globo.

Perché avevano in comune,

con me,

l’ amore alla Vita:

un sogno ancora da sognare.

Un desiderio soltanto abbozzato,

di essere dono

per gli altri…

E il loro canto si faceva preghiera;

la loro fede,

speranza di giorni migliori…;

per ciascuno.

… E anche perdono.

Anche per quanti

hanno il vuoto,

che dentro li avvolge

nel buio,

e che chiamano,

bestemmiando,

col nome di dio.

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