Ancora grondano
sangue
i giorni dell’uomo.
Ancora è il fiele dell’astio,
il livore omicida,
ad aprire le danze,
in questo inizio d’ anno.
Mi sono tutti Fratelli:
i morti,
i feriti,
gli straziati nel cuore.
E non solo, perché anch’essi cristiani.
Lo sono perché inermi persone.
… Come tutte le vittime,
in ogni parte del globo.
Perché avevano in comune,
con me,
l’ amore alla Vita:
un sogno ancora da sognare.
Un desiderio soltanto abbozzato,
di essere dono
per gli altri…
E il loro canto si faceva preghiera;
la loro fede,
speranza di giorni migliori…;
per ciascuno.
… E anche perdono.
Anche per quanti
hanno il vuoto,
che dentro li avvolge
nel buio,
e che chiamano,
bestemmiando,
col nome di dio.