Già cadono,
le foglie più stanche,
in questo autunno
incipiente.
Altre,
in cui martellano flebili
guizzi
di vita,
sui rami degli alberi,
mutano ogni giorno
colore.
Soltanto sui parapetti dei ponti
che uniscono le sponde del torrente,
che mormora la sua sfiancata
canzone,
un intreccio variopinto di fiori,
induce nel cuore speranza,
in questo tempo di morte.
L’ordito e la trama del tessuto
festoso,
che rallegra la vista, passando
nei pressi,
è fatto da mani di uomo,
come quello sanguinario,
feroce,
spietato,
che, più vasto e di intreccio
complesso,
aggroviglia tanti, troppi
luoghi
nel mondo.