Lo scorrere dei giorni, il passare degli anni e delle stagioni, concorre a comporre la sinfonia della nostra vita. Qualche volta vestiamo i panni di direttore d’orchestra; qualche altra, somigliamo a un unico strumento e, altre ancora, ci ritroviamo spettatori.
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Ricevi le notifiche via email quando un nuovo intervento viene aggiunto in questa categoria.Non c’è vela, né vento,
nell’assonnato porto
del mio cuore.
Non c’è voce
ad incitare,
a riportarmi ancora
al largo,
sulle onde…
Come accadeva fino a ieri….
…
Sarà bonaccia ancora a lungo?
Rapisce, il sapore che si coglie in questi giorni
nell’aria: sa di vita.
Ne odi i palpiti: aggraziati, flebili, timorosi.
Come note musicali, si intrecciano sullo spartito
del tempo;
di questo tempo un poco bizzarro.
Il calendario racconta che è inverno;
non i trilli degli uccelli al mattino,
non il respiro delle piante,
non gli occhi lacrimosi delle gemme.
E mi lascio trasportare; trascinare,
dalla danza che esegue Natura…
Mille emozioni:
ricordi gioiosi di vita,
canti di gioia straripanti dal cuore,
raccolto silenzio;
preghiera.
Il Cielo ha pianto, ma poco.
La Terra, più che mai assetata,
pare celare l’arsura che la rode,
tra canti di merli in amore
e intensi colori giallo rosa,
che intessono il mio cammino
stamane.
Ancora la vita tracima;
straripa, deborda ugualmente,
a dispetto di tutto.
Non si arrende, la Vita,
né ripiega,
come i boccioli sugli alberi Giuda
annunciano che ormai è primavera,
prima ancor delle foglie.