Un semplice sguardo stupito; un anelito che viene dal cuore, un grido di gioia oppure di dolore. Il sentire o il pensare che si fa talvolta parola, altre volte, resta muto… Ma Qualcuno mi ascolta: sempre. Ne sono certo, anche se non ricevo risposta; non sempre, e non come mi aspetto. L’Amore, però, comunica anche col silenzio. A me parla anche in quello…
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Ricevi le notifiche via email quando un nuovo intervento viene aggiunto in questa categoria.Amare:
stare in piedi
anche dentro
la tormenta.
Amare:
sguardo avanti
sotto i colpi
della sferza.
Amare:
restar piccoli
dentro i fumi
dell’incenso.
Amare:
camminare in solitudine
sulla strada fatta
scelta.
Amare:
gratitudine incessante
di ogni dono
ricevuto.
Ad un tratto
è il tramonto;
non senso,
silenzio.
Scomparsi,
inghiottiti
dal nulla.
Resta solo
il ricordo,
a stemprarsi
nei giorni.
E la vita
continua,
come acqua
che macini
ancora.
Non ci si abitua
al morire;
pare vano
il parlarne.
Resta solo la fede,
come lume
tremante,
che non toglie
il patire
Né fa facile
il buio
che avvolge.
La speranza,
si cresce
a tentoni,
mentre affonda
radici.
Torneremo a incontrarci:
e quel giorno
sarà pieno
di sole.
La tenebra che ha oscurato
la terra,
l’odio mortale che ha schiacciato
l’Uomo inchiodato,
il potere che era apparso
vincente,
sono usciti sconfitti;
perdenti.
L’Amore ha messo in fuga
la morte.
E si annuncia leggero,
come brezza al mattino;
quando il buio sconfina
col giorno.
Nella corsa ansimante,
con piedi impregnati di rugiada, sul prato,
di una donna che non si arrende
alla sorte;
di discepoli ancora impauriti,
di viandanti sconsolati,
confusi,
ora pronti a tornare
sui loro passi:
e compiere pesah, il passaggio.