Piergiorgio
Iscrizione al blog
Ricevi le notifiche via email quando un nuovo intervento viene aggiunto in questo blog.Rom K2_UNPUBLISHED
Siete rimasti gli unici a dirvi uomini;
uomini soltanto.
Uomini senza alcun altro orpello,
o titoli altisonanti e tronfi.
Uomini soltanto, e basta; come ci ha visti Dio.
Come eravamo tutti, all’alba della vita.
E questo ci fa paura…
Guardandovi negli occhi, ci scopriremmo nudi:
fragili, poveri e bisognosi.
Allora vi cacciamo via,
verso un qualunque altrove…;
proscritti dalle nostre strade
espulsi dalle città.
Lontani dalla nostra vista;
… lontani anche dal cuore.
Noi non vogliamo chiedere!
Noi non tendiamo la mano!
… Noi, non ne siamo capaci...
Abbagliati dai molti beni,
abbiamo indurito il cuore;
per voi non palpita più.
Computando la nostra ricchezza,
lesinando sul vostro futuro,
vagheggiamo un domani tranquillo,
recintato, fatto solo per noi.
Noi, svuotati recipienti d’umano,
che ingrassiamo la vista
con fasulli luccichii evanescenti,
siamo come conchiglie
che non riecheggiano più il mare.
Al seguito dei vostri vuoti fagotti,
andando respinti,
portate ciò che rimane,
della nostra perduta
umanità.
Giornata della memoria K2_UNPUBLISHED
Volano corvi
nel cielo ferrigno d’inverno;
paiono, strappi, rattoppi,
in un panno lasciato guastare.
Nel vento corrono esili voci
di memorie lontane,
come luci smorzate dal buio.
Ora sono preghiera,
domanda;
grido d’ aiuto.
Implorano di non scordare.
Di nuovo risuonano passi marziali
di stivali ferrati:
sbandati in angoli oscuri,
coscienze assopite,
genti confuse che stanno
a guardare.
Anche oggi;
come sempre;
… come allora.
Il morbo maligno, mortale,
si ammanta con parole d’onore:
sicurezza, giustizia, diritto, decoro.
Si diffonde; alligna nel corpo,
nella mente di tanti.
Quanto è scarsa, di breve durata,
la memoria.
La luna non può K2_UNPUBLISHED
Nascosta da nero sudario di nubi,
la luna non può più sorridere in cielo;
né cantare, stanotte.
Nasconde smarrita il suo viso,
come madre che piange la prole.
Nicolae, Michail, Mohamed,
solo per dirne qualcuno tra i tanti.
S’arrabattano a morsicare, alla vita,
un tozzo di pane, che spesso è raffermo,
Fuori luccicano infinite vetrine
straripanti di doni ammuffiti
ricoperti di solipsismo sprecone.
Ed è notte.
È più buio e intirizzito il cuore di molti,
che ai giardini, negli anfratti, in case vuote,
le membra di quei figli,
che veglia dall’alto.
Attesa K2_UNPUBLISHED
Ancora non piangono,
i rami spogli,
agitati dalla brezza del mattino.
Le gemme faticano
a mostrarsi col sorriso
che il sole induce, a tratti,
annunciando nuove albe.
Il torrente rumoreggia,
ma giunge afono
più a valle,
dove incontra la corrente
che fa fiume…
Là, il vociare si confonde;
e nel flusso disinvolto,
che tutto quanto inghiotte,
si livella ogni acqua...
Non di meno è assetata
questa martoriata Italia…
Lo si avverte in ogni dove;
lo si coglie in ogni strato…
in ogni classe,
in ogni gruppo…
Cosa serve alla riscossa?
A una nuova primavera?
Il coraggio di osare;
… forse.
Forse manca la speranza…;
forse un sogno condiviso,
da sognare
ancora in tanti.
Inazione K2_UNPUBLISHED
Non c’è vela, né vento,
nell’assonnato porto
del mio cuore.
Non c’è voce
ad incitare,
a riportarmi ancora
al largo,
sulle onde…
Come accadeva fino a ieri….
…
Sarà bonaccia ancora a lungo?
Se non ora, quando? K2_UNPUBLISHED
Risuona di città in citta
un grido
che impegna a risposta
immediata: adesso!
Adesso, vogliamo cambiare!
Adesso, vogliamo serietà!
Adesso, vogliamo onestà!
… Adesso, non vogliamo trastulli;
pochezza di pensiero,
luccichii per imbonirci
come tonti.
Adesso, vogliamo dignità;
legalità e giustizia uguale per tutti.
Adesso vogliamo riappropriarci
di giorni fin troppo piegati
a interessi meschini;
di parte,
per poche persone.
Adesso, vogliamo contare,
sfrattando il Sultano dal trono
su cui si è installato
e tutti i suoi prosseneti.
Adesso, vogliamo un Paese
normale,
non più barzelletta del mondo,
e un futuro a cui affidare
speranze
e non più illusioni deformi.
Autunno K2_UNPUBLISHED
Dal velato nembo
lassù in alto,
piovono sottili, finissime lacrime,
e grondano, con le voci del mondo,
sulle foglie grigioverdi, color ruggine,
dei platani lungo il viale.
Inzuppano ombrelli, frettolosi passanti,
si adagiano leggere
sull’erba che par
morta.
Corrono, saltellano, allegre
sull’asfalto,
giocano a rimpiattino,
tra ruote un po’villane.
Rimandano all’orecchio
l’eco di mille voci:
alcune sono roche, altre addolorate;
qualcuna un poco garrula, altra è
stralunata.
È pianto del mondo intero,
di uomini sfiduciati;
di giorni faticosi,
di orizzonti negati,
… futuro che pare rapito, di grande
inumanità.
Un bimbo gioca pestando
l’acqua nella pozzanghera;
schizza chi gli sta attorno,
poi,
sorridendo felice, interroga con il suo sguardo:
Non vedete il sole nascosto?
E neppure l’arcobaleno?
L’uno e l’altro, sono dentro
di me.
S. Lorenzo K2_UNPUBLISHED
Notte ammaliante,
favola che torna a narrarsi,
dentro l’oscurità che mi avvolge,
come abbraccio cercato
troppo a lungo.
La volta del cielo ha miriadi di occhi
stasera;
guardano stupiti la terra.
E poi osservano incuriositi
questa scaglia di niente; perdonabile,
che son io.
Il soffitto del mondo ora lacrima
lassù,
in alto:
sono scintille di gioia
che attraversano l’aria immota,
disperdendosi tutt’attorno.
Cerchi silenziosi di vuoto
mi cadono addosso dall’alto,
e si frangono,
prima ancora di toccar suolo.
Una musica erompe da dentro:
suono d’archi leggeri.
Sussurra, fluttua danzando,
come nebbia al mattino
Chiudo gli occhi.
Assaporo la Pace.
Opčine K2_UNPUBLISHED
M’inebria profumo di tiglio,
stasera: intenso, quasi violento.
L’aria, non più immota,
mi accarezza leggera la pelle
Rosseggia il sole all’orizzonte,
ormai giunto al tramonto,
con bagliori di fuoco.
Disegna di nero
i contorni dei colli;
come schizzi di artista
affrettato,
mentre in cielo si addensano nubi
ferrigne,
che si apprestano a un pianto
dirotto.
Kronos e Kairos K2_UNPUBLISHED
Titani nell’arena,
si affrontano in duello.
Kronos saltella, corre
È tutto un’agitazione.
Procede speditamente,
e non si volta indietro.
Kairos, quasi silente,
osserva;
vigila meditando.
La storia sospinge Kronos;
Kairos, la commenta e
Illustra.