111 Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: "Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli".
2Ed egli disse loro: "Quando pregate, dite:
Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
3dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
4e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione".
Il Signore non ci ha insegnato una sequela di orazioni da imparare a memoria, né una serie di giaculatorie volte a rabbonire un Dio lontano e inaccessibile, ma a rivolgerci a Dio con il dolce nome di Padre, papà, come amava chiamarlo lui. Ci ha mostrato quale confidenza dobbiamo nutrire verso Dio che, come un padre di cui non c’è uguale sulla terra, ha cura di noi come noi – e molto di più ancora – riusciamo ad avere cura talvolta dei nostri bambini. E allora ogni volta che ci rivolgiamo a lui non è di tante parole che abbiamo bisogno, ma di abbandonarci al suo amore, riconoscerlo come nostra fonte e nostro orizzonte, desiderare e operare perché anche tutti gli altri lo riconoscano come la bontà suprema, agire tra noi da fratelli, condividere ciò che siamo e ciò che abbiamo con gli altri. In poche parole imparare a diventare ogni giorno di più suoi figli, somiglianti al Signore Gesù.