18Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori.
19E disse loro: "Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini". 20Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. 21Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. 22Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.
Il vangelo ci parla di un Gesù che cammina sulle strade degli uomini, le stesse che percorriamo anche noi oggi, pur in contesti diversi da quelli del suo tempo. Chissà a chi rivolgerebbe oggi la richiesta di seguirlo, chi sarebbero i suoi primi compagni. Credo che non si rivolgerebbe nemmeno oggi a chierici e funzionari del sacro, piuttosto a gente umile. Magari raccoglitori di pomodori nelle campagne meridionali, oppure a operatori si strada. Chissà… Di certo anche ai chiamati odierni, e ci possiamo mettere anche noi tra costoro, il Maestro domanda si seguirlo mettendosi dietro di lui. Noi tante volte abbiamo la tentazione di metterci davanti a lui, ecco perché oscuriamo il suo volto e il volto del Padre, impedendo agli altri, ai fratelli e alle sorelle, specialmente ai più poveri o ai più lontani, di vederlo, di conoscerlo, di amarlo. Ci siamo di mezzo noi che anziché fargli da specchio, lo mettiamo in ombra, o addirittura lo oscuriamo. Rimettiamoci al nostro posto, dietro di lui.