12Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome.
13Avrete allora occasione di dare testimonianza. 14Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; 15io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. 16Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; 17sarete odiati da tutti a causa del mio nome. 18Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. 19Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita.
La cartina da tornasole della nostra fedeltà al vangelo dovrebbe essere la persecuzione l’odio del mondo, mondo inteso come visione contraria ai valori che siamo chiamati a vivere e testimoniare come cristiani. Non pare che sia sempre così, anzi, molto spesso nel corso della storia e ancora adesso, ci siamo accomodati ai piedi dei potenti e degli sfruttatori anziché dalla parte dei poveri e degli scartati. Il cristiano non ha e non può avere nemici, ma è indubbio che ci sono e ci saranno sempre nemici dei veri credenti, per il semplice fatto che vivere secondo il vangelo comporta inevitabilmente persecuzione. Non è detto che sia sempre violenta. Nel nostro mondo, al contrario, il più delle volte è tutt’altro che violenta. Si manifesta attraverso suggerimenti di stili di vita, proposte che affascinano e irretiscono, come ad esempio la spinta al consumismo, la chiusura nel privato, il non disturbare mai nessuno, fino a farci diventare afoni, incapaci di quella parola e sapienza che pure il Signore ci assicura avremo a nostra difesa se solo poniamo la nostra fiducia in lui. Chiediamo al Signore di renderci perseveranti nella testimonianza di vita secondo il vangelo e non secondo la logica del mondo.
