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17 mag 2011

CAMBIARE SI PUÒ

I recenti risultati alle elezioni amministrative indicano che cambiare si può. E già questa è una boccata di ossigeno per quanti non si sono rassegnati, lasciandosi prendere dallo sconforto per l’andamento delle sorti del nostro Paese, troppo spesso dipinto come imbalsamato, privo di capacità di reazione anche di fronte alle peggiori trovate di chi ci governa.
Pare incredibile, ma la stupidità del potere è davvero senza misura se, come apprendiamo da notizie di stampa, corrisponde al vero quanto sta avvenendo in Cina. Forse è una di quelle notizie passate inosservate ai più, ma forse destinate in qualche modo ad essere riprese in futuro. Dunque, la notizia è questa: in Cina il fiore preso a simbolo per proteste pro-democrazia, è stato il gelsomino.
Immagino di non esser l’unica persona, alla quale arriva, tramite posta, pubblicità di vari natura; tante volte sotto forma di catalogo. Qualche volta, per curiosità, mi capita di sfogliarne qualcuno di quei cataloghi e, confesso, che talvolta riportano dei marchingegni quantomeno originali, altre volte stravaganti; talvolta semplicemente stupidi, come quello che ha attratto la mia attenzione in questi ultimi giorni.
“Migliaia di persone si sono riversate nelle strade oggi davanti alla Casa Bianca e a New York, sventolando bandiere americane e suonando i clacson per celebrare la morte del leader di al Qaeda Osama bin Laden”. Così un’agenzia di stampa, comunica quanto avvenuto in America, alla notizia dell’uccisione dell’uomo più ricercato al mondo.
Il governo Berlusconi e la maggioranza che lo sostiene, hanno riscoperto improvvisamente il tema del fine vita, come argomento e questione da affrontare con urgenza, quasi non ne esistessero altri in questo momento. La cosa puzza enormemente ed è difficile sottrarsi all’idea che tutto sia strumentale al conseguimento di qualche beneficio di carattere elettorale, visto che ci stiamo avvicinando alle amministrative di maggio.
23 apr 2011

RISURREZIONE

I segni di morte sparsi nel mondo sono davvero tanti. Difficile sottrarsi a un senso di smarrimento e di sconforto, vedendo scorrere davanti ai nostri occhi immagini innumerevoli di prevaricazione, di violenza, di dolore, che contrassegnano la vita di tante, troppe persone. Pare di essere confinati irrimediabilmente in un venerdì santo. Il cielo della vita è fin troppo coperto di tenebra e la speranza è ridotta a fiamma quasi smorta. Eppure osiamo ancora sperare!
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