La cronaca ci rimanda di continuo accadimenti che sono come tante pietre di inciampo per chi le voglia vedere, soffermarsi a riflettere e decidere da quale parte stare. Sono del parere che il mondo potrà cambiare in meglio solo quando ciascuno di noi saprà sentire, come scriveva José Martì, sulla propria guancia lo schiaffo dato sulla guancia di un altro uomo.
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Ricevi le notifiche via email quando un nuovo intervento viene aggiunto in questa categoria.Volevo soltanto
giocare
come fanno tutti i bambini
del mondo,
all’aria aperta,
correndo nel cortile
di casa.
La morte mi ha ghermito
precipitando ferrigna
dall’alto.
Con me ne ha massacrati
altri cento.
Disseppelliteci dall’ammasso
delle vostre vuote parole e poi
fate silenzio!
Chissà che non tacciano allora
anche le armi…
(5 marzo 2022 guerra in Ucraina)
Ingordi che banchettate
sprezzanti
incuranti di chi muore
assassinato
dai vostri ordigni
mortali,
che copulate tra immondi giacigli
di soldi e potere,
vi sommerga il disprezzo
del mondo.
Anche voi che indossate camici
bianchi e non tute militari:
ricercatori
ingegneri
scienziati,
non siete innocenti del sangue
di tanti caduti.
E se pure gongolate
immaginando di essere benedetti
da un dio bestemmiato;
incensato da religiosi compiacenti,
prostrati al potente di turno,
sappiate che a condannarvi
basta e avanza il dolore
di un bimbo,
il pianto di una madre,
l’urlo silenziato di un solo
ammazzato.
(10 marzo 2022 guerra in Ucraina)
Desidero solo silenzio
e pensieri smacchiati
dal colore corvino
che intossica questo
presente.
Desidero una briciola
di con-passione
da parte di tutti
per chi muore ammazzato
senza ragione
quest’oggi.
Desidero che il giusto
se esiste
comprenda che può tramutarsi
in malvagio
se rinuncia ad essere umano
dinanzi al nemico.
Desidero che ritorniamo
a parlare
a parlarci…
È l’unico modo che abbiamo
per stroncare la guerra
e cercare di fare la pace.
(11 marzo 2022)