La risposta di Caino a Dio, che in Genesi risuona come rifiuto all’impegno di responsabilità che l’essere parte della stessa umanità, comporta, è la medesima che è risuonata ininterrottamente nel corso della storia e che tutt’ora risuona, talvolta sinistramente, magari ammantata persino da giustificazioni di carattere religioso. Eppure, a ben guardare, siamo geneticamente fatti per l’empatia: quindi costituiti, predisposti per la compassione; per la comprensione e la solidarietà verso i nostri simili. Segno che l’occuparsi della felicità degli altri, è parte integrante del nostro essere uomini e viene prima ancora di ogni teorizzazione etica o morale.
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Ricevi le notifiche via email quando un nuovo intervento viene aggiunto in questa categoria.Come uccelli
spauriti
su un ramo,
stanno
dentro
le nostre
contrade,
aspettando
il dì
che verrà.
Altri nidi
han lasciato;
altre terre:
caldi affetti
speranze deluse
povertà
abbandoni
violenze.
Pieno è il cuore
di antico dolore.
Dentro
il petto una luce;
una pallida
luce li muove:
è futuro di pace
è domani
di altro colore
è speranza
di vita.
Sotto il pippolino
del basco blu,
un poco rintanato
fra due baffi,
sta il tuo sorriso.
Nascondi in questo
e dentro il palmo
della mano
tesa furtiva,
quasi cortese,
a chi ti passa
accanto irriguardoso,
labile ombra
di un’esistenza
grama.
Dietro:
dietro
i tanti
rampanti.
Scansati:
scansati
da gente
che corre.
Blanditi:
blanditi
da vane
promesse.
Pescati:
pescati
sul fatto
ogni volta
Gettati:
gettati
dentro
patrie
galere.
Morti:
morti
perché
non amati.