Lo scorrere dei giorni, il passare degli anni e delle stagioni, concorre a comporre la sinfonia della nostra vita. Qualche volta vestiamo i panni di direttore d’orchestra; qualche altra, somigliamo a un unico strumento e, altre ancora, ci ritroviamo spettatori.
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Ricevi le notifiche via email quando un nuovo intervento viene aggiunto in questa categoria.Stanchezza
insolente
villana.
Indifferenza
per tutto;
ripulsa
violenta
per quello che amavo.
Mi ingiuriano
deridono
Travisano le mie
parole;
non pensano che
a farmi del male.
Sono
come
in mezzo a leoni.
Bella,
questa mia città
di Trento!
Mi piace,
ancor fasciata
dal buio,
che sbadiglia nel risveglio
del mattino.
Negozi,
come occhi che indagano
furtivi,
passanti frettolosi,
operatori dei servizi,
sono intenti
a farle il trucco
per il dì.
Cantan merli
e altri piccoli
uccelletti
tra le fronde,
rispondono fontane
roche o garrule
d’intorno.
I miei passi sul selciato
lenti, lenti,
mi accompagnano
verso il giorno
che mi attende.
Ticchetta sulle foglie,
sulla verdura,
che pare ignorata qui
nell’orto,
quasi volesse dire,
con premura,
che è giunta l’ora
del trasloco.
Una fitta nebbiolina
l’accompagna,
quasi volesse stendere,
pietosa,
un manto ad attutire
quel rumore,
che segna ormai l’inizio
di clausura.