In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Rimane vero anche per noi quanto Gesù dice ai discepoli circa la loro incapacità di portare il peso delle molte cose che ha ancora da dirci. Non c’è dunque da meravigliarsi se tra i credenti ci sono quelli che dinanzi ai cambiamenti, agli aggiornamenti che si rendono necessari dentro la Chiesa, tendono a chiudersi nelle “certezze” del passato. Per aprirsi al nuovo che lo Spirito suggerisce bisogna sapersi aprire all’ascolto dello stesso. Lo Spirito che fa nuove tutte le cose inquieta, disturba, smuove e spinge verso nuovi traguardi e nuovi modi di testimoniare il messaggio perenne che è quello di un Padre che ama gli uomini e li vuole felici, gioiosi. Non c’è nulla da perdere e tutto da guadagnare a aprirsi allo Spirito del Signore che ci sprona ad osare percorsi inediti.