31A chi dunque posso paragonare la gente di questa generazione? A chi è simile?
32È simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri così:
"Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!".
33È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: "È indemoniato". 34È venuto il Figlio dell'uomo, che mangia e beve, e voi dite: "Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!". 35Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli".
Chiunque si impegni seriamente per il Regno, deve mettere in conto che troverà sempre qualcuno, specie tra i potenti, pronto a screditarlo. Che si presenti come un asceta, sul modello di Giovanni Battista, o, al contrario, profondamente e semplicemente umano come Gesù di Nazaret, troverà sulla sua strada chi lo accuserà di essere o troppo spirituale, fuori dalla realtà, oppure un pericoloso gaudente che se la fa con la feccia della società. In realtà ciò che temono dalla condotta dei discepoli di Cristo è la messa in discussione dei loro privilegi, del loro potere. Il disegno di Dio, la Sapienza, incarnata in Gesù però, attraverso la testimonianza di quanti gli hanno dato e gli danno adesione, con il loro impegno personale, si attua e realizza, nonostante tutto.