“Si può ragionevolmente ritenere che chi pensa che il denaro possa tutto, sia egli stesso disposto a tutto per il denaro. (Benjamin Franklin)”. Mi pare che la citazione calzi a pennello, per il nostro Primo Ministro. Ma non è questo il problema. Ognuno può avere le proprie opinioni al riguardo. La cosa che più mi scandalizza nel momento presente, è il silenzio assordante da parte di quella gerarchia ecclesiastica...
che per fatti meno rilevanti, e anche più opinabili, avvenuti in passato, non ha esitato a intervenire per dire la propria.
Ora non si tratta certo di volersi sostituire alla Magistratura nel emettere sentenze di colpevolezza su questioni specifiche di rilevanza, eventualmente penale, in capo a Berlusconi per le note vicende di cui si parla in questi giorni, però sono del parere che mai come in questo frangente la Chiesa, nelle sue espressioni di vertice, stia mancando a un proprio preciso dovere di formazione e illuminazione delle coscienze, tacendo.
Il prevalere di logiche di carattere diplomatico o, peggio ancora, se così dovesse essere, di convenienza politica, di opportunità tattica, sarebbe doppiamente condannabile. Ci sono molte persone che, ritengo anche in buona fede, e anche legittimamente, sono del parere che il sostegno al partito di Berlusconi sia una scelta valida. Qui non si tratta di prendere posizione a favore di uno schieramento contro un altro, ma di avere il coraggio evangelico di dire al Principe: non ti è lecito! Purtroppo, nel migliore dei casi, assisteremo a qualche nota di biasimo di carattere generale; urbi et orbi, ma incapace, come si suol dire, di chiamare per nome e cognome le cose per quello che sono.
Insomma temo che avverrà quanto abbiamo avuto modo di sentire e vedere in passato a proposito del fenomeno della pedofilia fra il clero. Così, questa mia povera Chiesa, mancherà ancora una volta di essere sale e lievito, luce sulla montagna. Perderà ancora una volta l’opportunità di essere e apparire credibile agli occhi di migliaia di persone che un giudizio morale sulla condotta di Berlusconi, difficilmente giustificabile, se non arrampicandosi sugli specchi, come stanno facendo i pretoriani del Premier, l’hanno già formulato. Da tutto quanto emerge in questi giorni sulla stampa, intercettazioni, testimonianze ec., c’è materiale sufficiente per convenire con quanto affermava, magari un po’ ingenerosamente Woody Allen, a proposito dei politici (cosa che non ritengo valida per tutti), e cioè che gli stessi hanno una loro etica. Tutta loro ed è una tacca più sotto di quella di un maniaco sessuale.
Davvero una grande tristezza!