Chissà per quale ragione (o forse la ragione è ben chiara, sia pure implicita) certe notizie che meriterebbero maggior spazio di quanto abitualmente ne abbiano, sono regolarmente relegate in qualche trafiletto di pagine interne dei giornali (quando sono riportate), o comunque occupano spazi del tutto inappropriati. E la notizia di cui ho letto oggi, è, a mio parere, una di quelle che meriterebbero un titolo da prima pagina con molti approfondimenti.
Uno studio sulla violenza effettuato da esperti di varie discipline, porta alla conclusione che la natura dell’uomo è per se stessa ambigua e che è inutile cercare spiegazioni biologiche o genetiche alla guerra. L’uomo ha dimostrato, lungo tutta la storia, di essere contemporaneamente capace di grandi nefandezze, come di azioni di segno del tutto contrario; gesti di grande solidarietà, di amicizia e di bene verso i suoi simili. Molto dipende da come ci si educa e da come i leader affrontano e trattano nella loro comunicazione, problemi che riguardano i possibili conflitti inevitabili nella vita politica e sociale. In altre parole, per usare un proverbio a tutti ben noto, chi predica vento raccoglie tempesta. Sarebbe interessante, a partire dallo studio riportato, analizzare la nostra storia, anche quella più recente, andando ad indagare quanta responsabilità hanno avuto, anche coloro che magari passano ancora oggi come eroi, per le tragiche conseguenze che certi loro incitamenti hanno contribuito a determinare. Non mi riferisco naturalmente a personaggi già condannati dalla storia, quali i dittatori di destra e di sinistra che hanno funestato il così detto secolo breve, piuttosto a coloro che hanno fatto della retorica di patria e militarista, o che la fanno anche al giorno d’oggi, un pilastro del loro pensiero, della loro azione. O ancora, a quanti, per interessi di bassa bottega, soffiando sulle paure della gente, concorrono a creare un clima di paura, indicando nemici inesistenti. Che la contrapposizione fra gruppi di persone, fra etnie, fra popoli, sia una necessità e al contrario la pace, l’armonia, la solidarietà, un’utopia, è una delle tante false verità che molti hanno interesse a continuare a sostenere. Oggi abbiamo un argomento in più per affermare che gli utili idioti non sono coloro che si spendono per inventare la pace, ma coloro che operano perché il genere umano continui a massacrarsi, nell’assurda pretesa di conseguire la pace dei morti.