Piergiorgio
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Ricevi le notifiche via email quando un nuovo intervento viene aggiunto in questo blog.Inazione K2_UNPUBLISHED
Non c’è vela, né vento,
nell’assonnato porto
del mio cuore.
Non c’è voce
ad incitare,
a riportarmi ancora
al largo,
sulle onde…
Come accadeva fino a ieri….
…
Sarà bonaccia ancora a lungo?
Se non ora, quando? K2_UNPUBLISHED
Risuona di città in citta
un grido
che impegna a risposta
immediata: adesso!
Adesso, vogliamo cambiare!
Adesso, vogliamo serietà!
Adesso, vogliamo onestà!
… Adesso, non vogliamo trastulli;
pochezza di pensiero,
luccichii per imbonirci
come tonti.
Adesso, vogliamo dignità;
legalità e giustizia uguale per tutti.
Adesso vogliamo riappropriarci
di giorni fin troppo piegati
a interessi meschini;
di parte,
per poche persone.
Adesso, vogliamo contare,
sfrattando il Sultano dal trono
su cui si è installato
e tutti i suoi prosseneti.
Adesso, vogliamo un Paese
normale,
non più barzelletta del mondo,
e un futuro a cui affidare
speranze
e non più illusioni deformi.
Autunno K2_UNPUBLISHED
Dal velato nembo
lassù in alto,
piovono sottili, finissime lacrime,
e grondano, con le voci del mondo,
sulle foglie grigioverdi, color ruggine,
dei platani lungo il viale.
Inzuppano ombrelli, frettolosi passanti,
si adagiano leggere
sull’erba che par
morta.
Corrono, saltellano, allegre
sull’asfalto,
giocano a rimpiattino,
tra ruote un po’villane.
Rimandano all’orecchio
l’eco di mille voci:
alcune sono roche, altre addolorate;
qualcuna un poco garrula, altra è
stralunata.
È pianto del mondo intero,
di uomini sfiduciati;
di giorni faticosi,
di orizzonti negati,
… futuro che pare rapito, di grande
inumanità.
Un bimbo gioca pestando
l’acqua nella pozzanghera;
schizza chi gli sta attorno,
poi,
sorridendo felice, interroga con il suo sguardo:
Non vedete il sole nascosto?
E neppure l’arcobaleno?
L’uno e l’altro, sono dentro
di me.
S. Lorenzo K2_UNPUBLISHED
Notte ammaliante,
favola che torna a narrarsi,
dentro l’oscurità che mi avvolge,
come abbraccio cercato
troppo a lungo.
La volta del cielo ha miriadi di occhi
stasera;
guardano stupiti la terra.
E poi osservano incuriositi
questa scaglia di niente; perdonabile,
che son io.
Il soffitto del mondo ora lacrima
lassù,
in alto:
sono scintille di gioia
che attraversano l’aria immota,
disperdendosi tutt’attorno.
Cerchi silenziosi di vuoto
mi cadono addosso dall’alto,
e si frangono,
prima ancora di toccar suolo.
Una musica erompe da dentro:
suono d’archi leggeri.
Sussurra, fluttua danzando,
come nebbia al mattino
Chiudo gli occhi.
Assaporo la Pace.
Opčine K2_UNPUBLISHED
M’inebria profumo di tiglio,
stasera: intenso, quasi violento.
L’aria, non più immota,
mi accarezza leggera la pelle
Rosseggia il sole all’orizzonte,
ormai giunto al tramonto,
con bagliori di fuoco.
Disegna di nero
i contorni dei colli;
come schizzi di artista
affrettato,
mentre in cielo si addensano nubi
ferrigne,
che si apprestano a un pianto
dirotto.
Kronos e Kairos K2_UNPUBLISHED
Titani nell’arena,
si affrontano in duello.
Kronos saltella, corre
È tutto un’agitazione.
Procede speditamente,
e non si volta indietro.
Kairos, quasi silente,
osserva;
vigila meditando.
La storia sospinge Kronos;
Kairos, la commenta e
Illustra.
Domande K2_UNPUBLISHED
Martellano nel cuore
e anche nella testa.
Ci svegliano il mattino.
Ci seguono di notte
perfino dentro il letto:
non lasciano dormire.
Riguardano la vita;
gli affanni quotidiani;
il senso più profondo,
del nostro camminare.
Si intrecciano e si avvinghiano
parole,
invocazioni,
suppliche,
sussurri,
grida,
sorrisi,
lacrime,
che ci rimandano gli altri.
Quando si dipanano,
diventano racconto.
Assumono sembianze
che sono sempre umane.
Allora, si fanno luce;
talvolta.
Ma solo per un istante.
Però è quanto basta,
per continuare a vivere.
Sorridi K2_UNPUBLISHED
Sorridi!
Sorridi, qualche volta.
Sorridi al nuovo giorno,
digli che gli vuoi bene,
dillo con i tuoi occhi,
anche se san di pianto.
Ti guarderà diverso;
ti offrirà occasioni
per dirti che non è inutile
il camminare ancora.
Il mondo è così ferito!
Lo siamo tutti quanti,
sembriamo degli automi,
che corrono dietro il nulla.
Gente che si strattona,
si pigia, si sorpassa
Ciascuno pare di fretta
e corre a più non posso;
per arrivare prima:
prima del suo vicino,
prima del famigliare,
prima dell’amico…
… prima, per arrivare…
Tu, fermati, fa’ una pausa;
respira profondamente
Tu fermati e sorridi;
sorridi anche di te stesso.
Sorridi al passante ignaro.
Sorridi a chi ti incrocia.
Sorridi a chi ti saluta.
Sorridi a chi ti ignora.
Sorridi anche all’antipatico.
Sorridi al fiore muto,
alla rondine che stride in alto.
Sorridi alla terra e all’acqua,
sorridi al filo d’erba;
sorridi anche alla lumaca
Sorridi alle stelle in cielo;
dai loro la buona notte:
risponderà la luna,
e un’eco in fondo al cuore.
Silenzio K2_UNPUBLISHED
È come mare che increspa leggero
la sera;
come buio che sale dal suolo
e foggia la notte.
È giorno che si alza
al mattino;
stormire dolce
di fronde.
Sussurro portato
dal vento.
Parole d’amore,
approdate
all’orecchio.
Occhi che guardano dentro:
estatici, muti,
gioiosi.
Pace che narra
la vita
Ode alla sigaretta K2_UNPUBLISHED
Mi pentirò,
lo so per certo,
chiedendo venia
a petto e cuore,
ma per intanto
continuerò a corteggiarti
come fai tu
a tutte le ore
È il tuo profumo
che mi risveglia,
dopo il caffè,
quando mi alzo
la mattina,
e mi accompagna
per il giorno
fino a sera.
Tu sei suadente,
accattivante,
e sempre pronta
a dirmi si
in ogni frangente.
Non ti rifiuti mai,
non ti nascondi,
né accampi scuse
o tardi a farti viva
quando serve:
nel concitato attimo
immanente
od al contrario
pel beato attimo
fuggente.
In spire voluttuose
evanescenti,
avvolgi me,
il corpo mio,
e altra gente;
lasciandomi
con l’alito
ammorbante.