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Piergiorgio

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Fede K2_UNPUBLISHED

Accogliere dentro

la Vita;

un Dio fatto uomo,

prossimo,

a me famigliare.

E nell’amore,

io essere Dio,

perché figlio,

assieme

a tanti fratelli.

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Perdono K2_UNPUBLISHED

E’ cessato

il trambusto

di un giorno

villano.

Ora è sera,

e dentro,

il mio

canto,

è piano

umile

quieto.

E’ la pace

cercata,

silenzio soffuso,

perdono.

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Rimorso K2_UNPUBLISHED

Sull’acqua

stagnate

del lago,

un’anatra

starnazza

da sola.

Sembra

un’eco

beffarda

al mio pianto.

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Fratello e figlio K2_UNPUBLISHED

Mi hai chiamato ad esserti fratello;

e figlio, anche,

assomigliando al Padre tuo.

Amando sempre,

amando senza posa;

amando tutti

e perdonando sempre.

Prima che sia richiesto;

come hai fatto tu…

con noi. Con tutti noi;

senza contraccambio.

E questa è vita; è vita piena -

hai detto- Vita che non finisce. Mai!

E’ luce che segna cammino certo,

come città sul monte;

luce di candelabro a illuminar la stanza.

Io però son piccolo;

fragile e insufficiente.

Io son poca cosa…

 

Se tu mi fai da guida,

se stai davanti a me,

allora, tutto sarà possibile;

… anche camminar sull’ acqua

… anche vincere la tempesta.

… Cadendo fra le tue braccia…

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Desiderio di bene K2_UNPUBLISHED

È come polla d’ acqua pura di sorgente,

che saltella rumorosa,

birichina,

e fuori esce da anfratti

nascosti sotto terra.

 

È così il sentimento che mi muove

e dentro il cuore,

nel profondo, mi trascina,

alla ricerca del mio vivere

d’AMORE.

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Sabato santo K2_UNPUBLISHED

Silenzio

come coltre distesa

sul mondo:

Dio tace

ed è subito sera.

Sperduti

viandanti

dal passo

a rilento,

sostiamo

oranti:

il cuore

non palpita

più.

Non c’è luce,

né fiore,

che canti alla

vita,

né trillo

d’uccello

nel cielo,

ora immenso

lontano.

Nelle viscere

è nascosto

il Signore

ormai muto;

ha parlato il suo

amore

fino

all’ultimo

fiato.

Ora è seme

dentro il cuore

del mondo:

sboccerà

in un grido

di gioia,

di vita.

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Pastore buono K2_UNPUBLISHED

Sperduto

ferito

timoroso

accasciato

morto.

Tu,

sulle mie tracce,

lungo sentieri

persi

tortuosi

inconcludenti.

In cuore,

nell’animo,

un sol pensiero:

riavermi vivo!

E poi

la gioia piena

del mio ritrovo,

la festa in cielo.

Ed io,

accoccolato

là sul tuo collo,

come piccolo d’uccello

dentro il suo

nido.

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Amore Dio K2_UNPUBLISHED

Dolcissimo Iddio,

Trinità beata,

insondabile mistero

di unità,

di varietà,

di amore!

Mia tenerezza sempre nuova

eppure antica;

infinitamente piccolo

Iddio!

In te mi posso perdere

e contenerti tutto.

Pensiero stupendo

che mi fa esistere,

che mi rinnova,

mi regge nella mano

e scruta,

fin nel profondo

intimo recesso.

A te mi affido,

o Accogliente

intimo

a me stesso

E tu ributtami

nel mondo,

per raccontare agli uomini

lo sconfinato Amore

che si fa

mendico,

per donar vita

ad ogni vita.

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Con-dividere K2_UNPUBLISHED

Dividere- con:

con te

con lui

con quelli fuori

e quelli dentro.

Far parti uguali,

al tavolo della fraternità.

Partecipare il pane

il companatico

il vino della gioia.

Spartire l’’amicizia

l’ affetto;

far storia assieme,

portando le fatiche spalla, spalla,

assieme alla speranza.

Nessuno sopra,

nessuno sotto.

Ognuno a fianco all’altro

e tu, Signore, in mezzo,

come ai banchetti

della tua vita.

Là dove ti confondevi

con peccatori noti

e prostitute,

manifestando,

del Padre tuo,

l’eterna grazia,

il volto ignoto,

d’ineffabile misericordia,

bontà sovrana.

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Dialogo (per la tragedia di Stava) K2_UNPUBLISHED

E’ passata la morte.

La nera signora

ha falciato ogni cosa:

silenzio assoluto,

pianto sommesso,

strazio nel cuore.

E’ passata la morte.

-Dov’eri, Signore,

quando stavamo per prender  ristoro,

finire il passeggio, terminare il lavoro?-

Avevamo negli occhi

i volti più cari

ed è passata la morte.

-Dov’eri, Signore,

quando il buio ci avvolse,

improvviso silenzio,

angoscia, terrore,

e a decine venimmo strappati,

travolti, rapiti?-

C’era sole là in cielo

ed è passata la morte.

-Dov’eri, tu, uomo,

quando distruggevi e inquinavi,

quando solo il profitto cercavi,

e il guadagno era il tuo solo tesoro?

Preparavi un sentiero fiorito

alla morte.

Dov’eri?

Perché solo ora ricordi e mi invochi?

Son sepolto anch’io  assieme a loro:

non è il fango a coprirmi,

ma il tuo grande egoismo.-

-Perdona… Signore; perdona!

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